Stephisto |
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| Una giornata come le altre, si sarebbe detto, guardando fuori dalla finestra dell'ufficio del capitano. Non lo era. Tsuchi continuò a vagare con lo sguardo fuori dalla finestra, con una mano appoggiata a sorreggere il mento, mentre con l'altra ogni tanto prendeva un fazzoletto di seta e si asciugava la fronte leggermente imperlata di sudore. Il sole ardeva in cielo, ma all'ombra la temperatura era più che accettabile. Sudava perchè era rimasta sveglia tutta la notte a firmare carte, per non doverlo fare il giorno dopo, perchè per lei quello non sarebbe stato un giorno qualunque. Il pensiero la metteva un po' a disagio, la raccolta delle erbe riportava alla memoria brutti ricordi, però... Lanciò un'imprecazione tra i denti. Diavolo, in 520 anni si suppone che una persona superi un trauma! Eppure ancora le era difficile pensarci... La morte non è una cosa di ogni giorno. 520 anni... il tempo era volato. Almeno negli ultimi 350, da quando era diventata un capitano, i giorni si erano susseguiti ad un ritmo frenetico, lasciandole raramente delle pause
"Tsk, basta!"
Lo disse ad alta voce, rivolta alle proprie preoccupazioni. Lasciò la penna sul tavolo, e spinse indietro la sedia. Con cipiglio imperioso e passo infuriato si diresse alla porta, picchiando con forza i tacchi a spillo contro il pavimento. Quando la vedevano così, i suoi uomini facevano di tutto per evitarla
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