| La maschera sul volto dell'Hollow si frantumò sotto l'acciaio della lama, mentre il filo trapassava la carne, infrangeva le ossa. Quando si allontanò il mostro si voltò di scatto, aveva uno squarcio sulla nuca dal quale sanguinava parecchio, accanto a lui il braccio spezzato scomparse riducendosi in granelli trasportati dal vento e poi svanire, si voltò per guardare l'orrendo che anch'esso lasciava il mondo dei mortali. DI nuovo pace, il sole andava scendendo, le nuvole che erano poche si stavano scurendo di un rosa chiarissimo, il cielo anch'esso sfumava di rosso e tendeva al blu più in alto dove lo sguardo si concludeva. Il sole che da dietro ad un palazzo abbattuto scorgeva la scena era impassibile e irradiava con i suoi caldi raggi il corpo dello Shinigami. Fece qualche passo in avanti e rinfoderò la katana. Ecco improvvisamente che quel mondo desolato riprendeva vita, bhe, vita per modo dire. Diverse anime di defunti si avvicinavano impauriti al grosso ragazzo, alcuni lo maledicevano spaventati, altri lo imploravano scongiurando pietà. Per un attimo si guardò intorno spaesato, tutta quella gente che o assaliva, era una emozione nuova, ma da un lato li capiva, stavano sperimentando la morte, forse unica cosa del tutto sconosciuta all'uomo, era logico che si trovassero nel panico e spaesati. Per cui sfoggiò uno dei suoi sorrisi finti e cercò di tranquillizzare quella massa di persone.
-Ok tranquilli, c'era un Hollow... c'era un coso che vi ha uccisi, bhe, gli ho ricambito il favore ecco, insomma, ... mettetevi in fila che vi mando nella soul society. Insomma ... aaah lasciamo perdere.-
Yasahii tentò invano di spiegare un po quello che doveva succedere in quel momento, ma rinunciò notando come le sue parole si annodavano in un tentativo di scalata di specchi troppi lisci per trovare appigli. Infine piano piano colse la confusione e ignoranza della massa e lentamente toccò tutti con l'elsa e anch'essi come l'Hollow sparino in tante briciole luccicanti sotto l'ardente sole che sparirono nel nulla. A lavoro completato Tate si lasciò un attimo di relax, abbandonandosi su un letto caduto da chissà quale appartamento, per poco non si addormentò ammirando il ormai prossimo tramonto, il sole che lentamente calava e tinteggiava di rosso le nuvole ed il cielo.
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