| Era da poco uscito dall'accademia, l'avevano iscritto alla tredicesima brigata, bhe, ne era fiero, era la brigata specializzata nell'eliminazione di quegli sporchi e mostruosi "cosi" che per civiltà e buon senso la gente aveva dato un nome, quello di Hollow. Ma al giovane poco importava in quel momento, era perso nei suoi pensieri, osservando le candide nuvole biancastre scivolare lungo la volta celeste solleticate da quella leggera brezza mattutina che accompagnava l'odore degli alberi e del fresco. L'odore del verde, della terra e delle piante su cui poggiava gli stivali, qualche fiore che gettava un pizzico di colore nel prato verde, non lontano c'era anche un laghetto, era un grande buco nel terreno dove l'acqua di un ruscello si tuffava, restava lì per un pò, straboccava dal letto, bagnava le piante vicino, abbeverava gli animali e poi continuava il suo corso giù per la soul society. Intanto il sole si affacciava sul mondo guardando Yasashii con fare curioso da dietro una nuvola. Sorrise ripensando a quando stava andando proprio davanti al capitano per farsi valutare e come un idiota era inciampato cadendogli ai piedi. Sorrise ancora, sorrise così, come gli veniva spontaneo era uno dei pochi sorrisi che si lasciava sfuggire dopo la morte di lei. Solo per un istante, un intenso istante la sentì vicina, che lo abbracciava come non lo aveva mai fatto e poi svaniva, tate si voltò, ma non c'era più nulla, se non un piccolo cervo che beveva la limpida acqua dal torrente. Ecco che il suo sorriso scomparve, gli era bastato pensare a lei per qualche secondo ed ecco ancora che una singola goccia di lacrima, piena di preoccupazioni pensieri e affetto cadeva unendosi alla rugiada del mattino.
Camminò per un po arrivando fin sotto un albero alto di pino e lì si sedette, sotto la sua ombra delle fronde e appoggiato alla ruvida corteccia che gli infastidiva appena la schiena. Il tronco era ben saldo al terreno con le sue radici, una usciva dal terreno e il giovane ci posò la katana. Cominciò a pensare, prima a lei, ancora e ancora, era come una droga, ne aveva assunta troppa, non ne poteva fare a meno. Si sarebbe suicidato ancora, ma sentiva che un giorno l'avrebbe rincontrata! Suicidarsi ancora, nah, non l'avrebbe fatto più, questa volta morirà per mano di un Hollow più forte di lui, ma finché questo non accadrà lui non morirà! Così, questo fu il suo ultimo pensiero, accompagnato dalla soddisfazione di essere diventato il terzo più forte della tredicesima brigata, ma piano piano avrebbe scalato la gerarchia delle 13 gotei e sarebbe diventato capitano. Si addormentò.
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